Situato nel comune di Arquata del Tronto, comune a cavallo tra i due Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e del Gran Sasso e Monti della Laga, il parco Museo Villa Papi è creazione del M° Diego Pierpaoli, padre della corrente artistica che prende il nome di "Immanentismo". Il movimento, fondato nel 1973, è rappresentato ai massimi livelli dal "Museo d'Arte Immanente" di Arquata del Tronto.
Dal 1996 l’artista Diego Pierpaoli vive in Arquata e decide di rasformare la sua abitazione, Villa Papi (cognome della madre), e il terreno circostante in un parco-museo: il Museo d’arte Immanente ove sono esposte numerose opere di pittura, di scultura, bozzetti di architettura, installazioni.
Villa Papi diventa anche luogo di manifestazioni poetiche e musicali.
Il Pierpaoli, in questo stesso periodo, intuisce importanti sinestesie: la Fonofigurazione, la Musica Ad Litteras, la Musica Ad Figuram, la Poesia Musicale che si aggiungono alle altre intuite prima del 1996 come la Rappresentazione progettata, la Scultura di paesaggio a tutto tondo e il Teatro-Romanzo.
In particolare:
FONOFIGURAZIONE
Sinestesie pittura-musica, il segno del suono nell’immagine.
RINASCIMENTO
Rinascimento come integrazione tra astrattismo e figurazione.
IPERSTILE
L’unica rappresentazione di tre discipline: grafica, pittura, scultura (interdisciplinarietà nell’opera).
NATURALISMO STORICISTICO
L’integrazione tra natura e storia non più contraddittoria
IMMANENTISMO
Immanentismo come opposizione alla metafisica materialistica del ‘900.
Il Parco Museo Villa Papi sarà la
sede principale del festival.

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arte immanente |
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galleria foto Museo d’arte immanente |
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- galleria foto Villa Papi |
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Una catena montuosa che si erge nel cuore dell'Italia fino a raggiungere, con il M. Vettore i 2.476 m. E' qui, nel regno della mitica Sibilla che nel 1993 è nato il Parco Nazionale Monti Sibillini (oltre 70.000 ha) con lo scopo di salvaguardare l'ambiente, promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile e favorire la fruizione ad ogni categoria di persone sì da creare un "Parco per tutti". Lupo, aquila reale, falco pellegrino e numerose specie endemiche sono i segni più evidenti di una diversità e di una ricchezza biologica che, unitamente al fascino delle abbazie e dei centri storici medioevali, disseminati a guisa di corona alle falde del gruppo montuoso, hanno contribuito a determinare un mondo antico e suggestivo dove il tempo sembra, ancora oggi, essersi fermato per rendere omaggio a una realtà di così straordinaria bellezza. (tratto da www.parks.it)
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, coi suoi 150.000 ettari di estensione, è uno dei più grandi d'Italia. La varietà e la ricchezza naturalistica dei suoi massicci e dei diversi versanti, le suggestive testimonianze storico-architettoniche si riflettono in una moltitudine di proposte, itinerari e visite per tutte le stagioni dell'anno. Il Parco racchiude tre gruppi montuosi - la catena del Gran Sasso d'Italia, il massiccio della Laga, i Monti Gemelli - e si caratterizza per la presenza della vetta più alta dell'Appennino, il Corno Grande, che raggiunge i 2912 metri. Su questa catena è inoltre presente l'unico ghiacciaio appenninico, il Calderone, il più meridionale d'Europa. (tratto da www.parks.it)
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